Istantanee

Breve storia della fotografia istantanea

Ancor prima degli anni 40, il signor Land inventò la prima macchina istantanea (chiamata Mod 95). Nacque quello che sarebbe poi diventato un mito.

Dapprima in bianco e nero, e poi dal 1963 a anche a colori, la Polaroid portò una ventata di aria fresca nel panorama fotografico.

La prima camera costava 95 $, un prezzo alto (circa 700$ attuali) ma non proibitivo, tanto che ne furono vendute 900 mila! 

Pesava circa 2kg, fatta in acciaio,e con sole 8 pose non era proprio "per tutti", ma la svolta nel vedere la foto appena scattata in poco più di 60 secondi fu una novità troppo importante da permetterle di sbaragliare la concorrenza dell'epoca e imporsi sul mercato. Anche se la stampa non era ai livelli delle fotografie tradizionali, questo non frenò le vendite.

Negli anni successivi furono prodotti svariati modelli, via via sempre più leggeri ed accattivanti, per incrementare il numero degli appassionati. 

La Swinger, lanciata nel 1965 fu sicuramente uno dei modelli più fortunati della Polaroid, grazie anche alla nuova pellicola a colori (Polacolor), al basso prezzo di acquisto (19,95$) e ad accorgimenti tecnici quali l'esposimetro ad estinzione ed il flash integrato. Non meno importante fu il design futuristico, progettato ad hoc per attrarre anche il pubblico più giovane. Con questo modello la Polaroid divenne una azienda familiare al grande pubblico. 

Ad aumentarne la familiarità contribuirono anche famosi artisti della Pop Art,  Andy Wahrol e Helmut Newton , che iniziarono a sperimentarne l'uso anche nelle loro opere alternative.

Dagli anni 70 in poi, modello dopo modello abbiamo assistito ad un vero e proprio boom della Polaroid, specialmente con i modelli SX70 e la Polaroid One Step, indubbiamente i modelli più amati da tutti.

La SX70 fu considerata la prima Reflex con sistema autofocus. Inoltre la particolare scocca, completamente pieghevole la rendevano unica nel suo genere. Era pratica, maneggevole, poteva vantare una ridotta distanza di messa a fuoco (meno di 30cm) ed un otturatore con un range molto ampio di intervallo di velocità (da 1/175 a 10 sec).

Dagli anni 80 però, la Polaroid inizia la sua fase di declino, iniziata con il cambio nella leadership aziendale che ora non vede più il fondatore Edwin Land al posto di comando.

Anche in questa decade ci furono dei modelli che ebbero comunque un discreto successo, ma le nuove tecnologie sopraggiunte negli anni 90 fecero passare in secondo piano l'ultimo modello di successo, il Captiva, estremamente compatto. Il 2001 segna la fine della Polaroid, avvenuta per bancarotta.

Dopo aver subito l'avvento del digitale, in modo impotente, nei primi anni successivi si tenta in vari modi di rilanciare la tanto amata, e ormai divenuta vintage, Polaroid.

Nel frattempo la Fujifilm irrompe nel mercato con le pellicole Instax (disponibili in vari formati : Mini, Wide e Square).

Nel 2017, finalmente, la Impossible Project, che aveva creduto fin da subito al rilancio del marchio e all'importanza delle pellicole istantanee, cambia denominazione in Polaroid Originals e acquisisce i diritti di Polaroid Company, e creando un'unica famiglia, che produce sia le "vecchie" istantanee che le nuove ibride, dotate di un'anima più orientata al digitale che all' analogico .

Il mercato delle istantanee si è arricchito negli anni anche di altri marchi, come la Lomo che, insieme alla Fuji, che produce anche le pellicole, hanno permesso agli appassionati di mantenere il contatto con questo mondo che rimane sospeso tra l'antico ed il moderno; tra l'analogico ed il digitale.

Negli ultimi anni è proprio sbocciato nuovamente l'amore verso questo genere. Milioni sono ormai (me compreso) i fotoamatori che si sono attrezzati con cartucce e macchinette istantanee.

Sul mercato è ormai possibile trovare diversi modelli, per caratteristiche estetiche e funzionali, e dai diversi formati.

Anche sulle pellicole c'è una vasta gamma di scelta, sia in termini di formato che in termini di cornice di diverso colore e di pellicola a colori o in bianco e nero.

Il prezzo, per fortuna, è rimasto basso come le prime Polaroid degli anni 70. Si va da un minimo di 70 € per alcuni modelli base fino ad un massimo di poco più di 250€.

Certi amori durano nel tempo e riescono a superare le crisi e l'avvento di nuove tecnologie.

E poi, a chi è che non piace tenere in mano una foto scattata qualche secondo prima? Il suo aspetto romantico non è eguagliabile per i veri appassionati della fotografia. Hdr, nitidezze inimmaginabili fino a qualche anno fa e photoshop non sono riuscite a sopraffare il suo fascino.

Saremo pure nell'era del digitale e "dell'indigestione fotografica", ma il romanticismo vince sempre. 

 

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